SCRIVERE


Ben venga invece che il primo passo della valutazione riguardi ciascun istituto scolastico e il suo dirigente, nell’ottica del miglioramento dell’offerta. In un seminario tra Presidi a Dublino, quando ho riportato il sistema di reclutamento e riconferma di quelli italiani, sostenendo nel mio stentato inglese, che avendo vinto un concorso nazionale sarei rimasta preside per il resto della mia carriera lavorativa, hanno riso pensando che scherzassi.

Sicuramente maggiore efficacia sarebbe stato poter espellere il personale incapace o inadeguato, più che pronunciarsi sulla scelta iniziale, ma qui il campo è minato dalla strenua difesa del sindacato sempre pronto a sostenere qualunque lavativo gli si rivolga. Nella normativa attuale il preside non può costringere il dipendente a sottoporsi a visita medica collegiale per stabilirne la salute mentale, per cui agli studenti che si trovano davanti un insegnante che è andato fuori di testa non resta che sopportarlo. In una simile categoria protetta si possono annoverare i depressi; arrivano la mattina con il muso lungo, alieno da ogni sorriso, come avessero un morto ai piedi. Sono contagiosi peggio del morbillo di una visione catastrofica del futuro e vengono a scuola perché glielo ha consigliato lo psicologo, tanto per distrarsi un po’. E poi ci sono coloro che si vantano di non saper neppure accendere un computer, ponendosi come gli ultimi moicani del libro di testo, indisponibili a compilare verbali o registri elettronici, meno che mai avventurarsi nella didattica digitale, fermamente decisi a spiegare la lezione da pagina 20 a pagina 35 e si stupiscono e si rammaricano della distrazione dei propri allievi, come se l’attenzione fosse dovuta e non occorresse guadagnarsela sul campo! La dizione “Incapacità didattica” nemmeno compare nei regolamenti dei provvedimenti nei confronti del personale docente e nessuno è autorizzato a sanzionarla, rientra sempre nella libertà di insegnamento che abbraccia qualsivoglia comportamento….

 

 

Aspetto un tuo breve racconto su episodi di scuola.