La Malasckuola Sceneggiatura


LA MALASKUOLA

 

Di

 

DANIELA MANCINI

 

 

Sceneggiatura per il corso di formazione: Gestire classi difficili.

 

Il regista Leonardo Moggi ha prodotto il cortometraggio.

I personaggi sono stati interpretati dal Personale dell’IIS Ferraris-Brunelleschi di Empoli e dal Laboratorio teatrale della scuola.

 

Il problema da affrontare è l’indisciplina nelle classi e il disagio degli studenti che si manifesta con comportamenti scorretti accompagnati a difficoltà di apprendimento.

Sono evidenziate cattive prassi di insegnanti e dirigente. Atteggiamenti non più giustificabili nella scuola di oggi.

 

 

SCENA1

Ufficio di presidenza. Interno. Pieno giorno.

Il preside siede dietro la scrivania. Viene chiamato dal bidello della sede staccata.  (Il preside percepito come garante dell’ordine).

 

BIDELLO

Pronto? Venga subito! Sa quando non c’è lei …

 

(Si sentono urla di ragazzi e voci adulte dalla cornetta)

 

 

 

SCENA2

Pieno giorno. Esterno.

Escono e si fermano davanti alla scuola 5 ragazzi e un insegnante. Si posizionano ai lati opposti dell’ingresso. Insegnante fuma con soddisfazione guardando difronte. (L’insegnante dà il cattivo esempio)

 

                                    

STUDENTE1

(Rivolto al docente)

Prof ha da accendere?

 

(Il professore gli lancia l’accendino continuando imperterrito a fumare).

 

STUDENTE2

Certo se non muore di fumo il lavoro non l’ammazza.

 

STUDENTE2

Prima di iniziare la lezione legge il giornale …

 

 

STUDENTE3

Ci fa fare l’intervallo un’ora intera…

(Ridono)

 

(Si avvicina la referente per il fumo. Impossibilità di far osservare le regole se non c’è la condivisione. Perde ogni credibilità.)

 

DOCENTE REFERENTE ANTIFUMO

Ragazzi non fumate. Vi fa male!

 

STUDENTI

(In coro alzando le braccia)

Sii …

 

DOCENTE REFERENTE ANTIFUMO

E poi lo vieta anche il regolamento.

 

STUDENTI

(Si stringono nelle spalle)

Ma chi se ne frega del regolamento…

 

DOCENTE REFERENTE ANTIFUMO

Guardate un po’ chi arriva!

 

 

STUDENTE3

Noo. Arriva Hitler

 

 

Il preside viene inquadrato mentre si avvicina.

Il docente fumatore getta la cicca sul prato e rientra impassibile. Ugualmente fanno gli alunni tra risa e spintoni.

 

PRESIDE

Tutti dentro. Forza!

 

 

SCENA3

Corridoio interno. Pieno giorno.

Si sente confusione provenire da una classe in fondo al corridoio.

Il preside incrocia una ragazza inseguita da un professore. Assiste alla scena. (Il docente impersona l’educatore che giustifica linguaggi e comportamenti scorretti sulla base delle difficoltà sociali e familiari. Disorienta l’alunno.)

 

DOCENTE3

Fermati! Devi studiare. Altrimenti sarai bocciata un’altra volta.

 

STUDENTESSA4

Come glielo devo dire? Non me ne frega una bella sega!

 

DOCENTE3

Non mi puoi rispondere così.

 

(Interviene il preside. Rivolto all’alunna)

 

PRESIDE

Vai in classe!

(Preside rivolto a docente3)

 

Ma lei fa sempre così?

 

 

DOCENTE3

Va capita. Ha il padre in prigione e la madre è andata via di casa.

 

(Allarga le braccia in segno di impotenza.)

 

 

 

SCENA4 

Interno di un’aula scolastica, durante l’ora di lezione.

L’insegnante spiega e interroga tre alunni che stanno seduti intorno alla cattedra.

Inquadratura di due ragazze che si stanno tranquillamente truccando.

In fondo inquadratura di alunni che stanno giocando a carte.

Uno dorme appoggiato ai gomiti.

Quasi nessuno ha libri o quaderni sul banco. Qualcuno ha l’auricolare….

La scena evidenzia la scorrettezza del preside che rimprovera la docente difronte agli alunni, facendole perdere completamente credibilità e rispetto.)

 

(Il preside gira tra i banchi)

 

PRESIDE

Smettetela di giocare. Via l’auricolare. E tu togliti il cappello! Stai composto.

 

(Urta un libro che cade)

Questi sono gli unici libri che portate? E i quaderni? E tu non hai niente sul banco?

 

ALUNNO6

Ho lasciato lo zaino a casa.

 

(Preside si rivolge all’insegnante)

PRESIDE

È questo il modo di tenere la classe?

 

 

 

DOCENTE4

(Balbetta)

Ma sì… No vede… Ecco guardi…

 

PRESIDE

 Cosa stavate facendo?

 

DOCENTE4

IL tumulto dei Ciompi.

 

PRESIDE

Ah! Stavate facendo le prove generali!

 

DOCENTE4

Ecco… Vede…Noi…

 

PRESIDE

Non è questo il modo di tenere la classe! Se ha dei problemi venga da me.

 

 

 

 

SCENA5

Interno Ufficio di segreteria. Pieno giorno.

Il preside rientra detta una circolare all’impiegato per chiedere ai docenti delle proposte su come migliorare il comportamento nelle classi.

(Il preside tenta di risolvere il problema invitando a fornire soluzioni individuali, anziché riunire i Consigli di Classe e indirizzarli a soluzioni collegiali.)

 

 

PRESIDE

Scriva. In considerazione dei gravi episodi di indisciplina, si richiede ai docenti suggerimenti e proposte per risolvere il problema.

 

IMPIEGATO1

A chi la indirizzo?

 

PRESIDE

A tutti. Anche ai componenti il Consiglio d’Istituto. Rileggi un po’.

 

L’impiegato rilegge la circolare.

 

 

SCENA6

Esterno. Pieno giorno.

Il preside ritorna in sede in compagnia di un insegnante. (Il severo-cattivo. Adotta il voto come punizione. Vede nella selezione l’arma per allontanare i disturbatori. Risolve il problema con l’eliminazione.)

 

DOCENTE5

Un tre a tutti. Così imparano!

 

PRESIDE

No, no. Un tre a tutta la classe. Ci potrebbero essere dei bravi ragazzi. No no così a prescindere…

 

DOCENTE5

Almeno a quelli che fan confusione! Sospensione a ripetizione e bocciature in massa e vedrà che le cose vanno a posto.

 

Il preside si allontana scuotendo la testa.

 

 

 

 

SCENA6

Interno. Presidenza.

Il preside ascolta Docente6. (L’indeciso. Il buonista a tutti i costi. Abdica al suo ruolo per farsi amico. Ostacola gli alunni nel processo di autovalutazione.)

 

PRESIDE

Zucchero?

 

DOCENTE6

Sì grazie. I ragazzi vanno capiti.

 

PRESIDE

Perché, secondo lei, non sono capiti?

 

DOCENTE6

Non lo so. Io vorrei fare qualcosa per loro. Forse dando a tutti la sufficienza sarebbero incoraggiati.

 

PRESIDE

Dice?

 

DOCENTE6

Ascoltarli magari anche fuori della scuola.

Io gli darei anche il mio numero di cellulare se potesse servire a farli sentire più compresi.

 

PRESIDE

Mah…

 

 

 

SCENA7

Interno. Ufficio di presidenza.

Docente7 (Fanatico dell’innovazione tecnologica, pensata come risolutiva dei problemi disciplinari e d’apprendimento).

 

DOCENTE7

Il segreto è interessarli. Dobbiamo stabilire un rapporto positivo.

 

PRESIDE

Sono d’accordo.

 

DOCENTE7

Userò il linguaggio dei giovani e i loro strumenti.

 

PRESIDE

Come? Non capisco.

DOCENTE7

Perché anch’io non posso usare in classe l’Ipod?

 

PRESIDE

Perché lo vieta il regolamento.

 

DOCENTE7

 E cambiamo regolamento!

 

SCENA8

Interno. Laboratorio con postazioni di informatica e misure.

(Il docente8 chiede l’intervento del preside per controllare i ragazzi. È nostalgico dei tempi passati quando gli alunni stavano composti e rispettosi. Rinuncia al dialogo educativo. Le obiezioni del preside poggiano sull’osservanza all’obbligatorietà delle disposizioni normative, non entra nel merito dell’opportunità didattica.)

 

DOCENTE8

Ci vorrebbe una telecamera lassù, così dalla presidenza li tiene tutti sotto controllo.

 

PRESIDE

No, no. C’è la legge sulla privacy. Non è possibile.

 

(Il preside volta le spalle agitando le braccia in alto, in senso di diniego.)

 

DOCENTE8

E allora venga lei a sorvegliarli! Così hanno paura e si può fare lezione.

Ma una volta non era così. Tornavi a casa e se avevi combinato qualcosa, sai che busse prendevi dai genitori.

 

(Guarda in alto)

No meglio una telecamera lì o forse là. Meglio lì.

 

 

 

 

 

 

SCENA9

Interno. In classe.

Gli alunni fanno una bolgia infernale. Alla cattedra docente7. Si guarda intorno. Mette gli auricolari. Chiude gli occhi. Si estranea. Un sorriso di beatitudine illumina il volto.

Epilogo dell’insegnante che interpreta il digitale al fine del proprio quieto vivere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota dell’autrice

Il cortometraggio non è allegato perché gli attori sono stati talmente bravi che le situazioni potrebbero essere facilmente scambiate per realtà e finire su you tube. Per tutelare l’immagine professionale dei docenti, ancora in servizio, e quella degli alunni, il filmato viene proiettato solo nei corsi di formazione.

A loro va la mia sincera gratitudine. Daniela